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Candidata al C.d.A ERSU
#GessiperlaMensa
#GessipergliAlloggi

Di primaria importanza è l’eliminazione del fenomeno degli idonei non beneficiari di posto alloggio. A seguito della recente chiusura di due sedi distaccate dell’Università e alla conseguente migrazione degli studenti nella sede di Macerata, il numero di posti letto messi a disposizione dall’ERSU è risultato insufficiente a far fronte all’aumento dei vincitori di posto alloggio.

Si necessita pertanto di un piano di interventi volti ad aumentare il numero di posti letto a disposizione, innanzitutto individuando locali idonei alla conversione in collegi universitari, e richiedendo lo stanziamento dei fondi per i lavori ad opera della Regione, Provincia e Comune.

Non potendo ciò avvenire in tempi brevi risulta necessario un maggior dialogo con l’Università, che destina le sue strutture all’accoglienza di docenti, dottorandi, studenti vincitori di borse di merito e studenti stranieri.

 

Al momento della collocazione degli studenti nelle diverse strutture, risulta opportuno porre attenzione alle facoltà di appartenenza, in particolar modo nel caso degli studenti del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo che necessitano del servizio del trasporto urbano.

 

Richiediamo inoltre un miglioramento delle strutture abitative, fornendole di un opportuno mobilio e di tutto quanto può essere utile ad uno studente. Considerando l’importanza che il servizio internet ha nella vita di un universitario si auspica inoltre il potenziamento della rete wi-fi.

Una ulteriore conseguenza del trasferimento di due sedi distaccate a Macerata è il sovraffollamento nelle mense universitarie e quindi i tempi di attesa in coda eccessivamente dilatati; soprattutto per il pranzo tutto ciò può costituire un problema laddove gli studenti rischiano di arrivare tardi a lezione. Il tempo che si impiega a mensa è infatti spesso maggiore del tempo di pausa a disposizione tra le lezioni del mattino e quelle del pomeriggio.

Risulta necessario trovare una soluzione a tutto ciò, se una città decide di accogliere più studenti deve anche creare le condizioni affinché questi possano avere spazi e servizi adeguati.

Si ritiene opportuno il ripristino del servizio dei cestini, ciò significherebbe tener conto finalmente delle esigenze e richieste degli studenti e, allo stesso tempo, risulterebbe anche una soluzione per diminuire la fila laddove il suddetto servizio si attuasse al piano superiore della mensa, creando due differenti punti di distribuzione dei pasti.

 

Un altro intervento che concorrerebbe al miglioramento del servizio di ristorazione si avrebbe se si concedesse la possibilità di avere uno studente part-time a mensa che si occupi del tornello, aggiungendo così una persona al personale della mensa già gravato da molto lavoro. Questo contribuirebbe a velocizzare i tempi e a snellire la fila.

 

La quasi totalità degli studenti del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo durante la pausa pranzo si avvale della mensa interna. Per i molti studenti pendolari risulta spesso un problema però dover raggiungere gli uffici Ersu per ricaricare la tessera, necessaria per usufruire delle tariffe agevolate sui pasti. Per questo riteniamo debba essere trovata una soluzione più pratica e veloce come potrebbe essere l’installazione al Polo Didattico Bertelli di una macchinetta che renda possibile la ricarica del badge direttamente sul posto.

Una parte consistente della popolazione dei borsisti maceratesi è formata da studenti pendolari. Occorre garantire loro un minimo di quota in denaro sufficiente a ricoprire le spese per gli abbonamenti che molto spesso, non essendoci un’agevolazione rivolta alla generalità degli studenti, devono essere pagati integralmente.( le agevolazioni che ci sono si rivolgono a chi ha l’ISEE inferiore a 13.000 euro ed inoltre non si tiene conto dei fuori regione che fanno scienze della formazione e che quindi hanno ugualmente bisogno del trasporto anche non essendo pendolari).

Opportuno risulta essere il potenziamento del servizio di trasporto gratuito predisposto dall’ERSU.

 

Con l’omologazione di tutti i bandi di concorso al modello unico regionale si è modificata la situazione dei vincitori di borsa semestrale laureandi della sessione di marzo. Requisito essenziale per ottenere la borsa è l’iscrizione all’anno accademico a cui la domanda di borsa di studio si riferisce. Essendo la sessione di laurea di marzo una sessione straordinaria dell’anno precedente, una volta conseguita la laurea l’Università annulla d’ufficio l’iscrizione e, al momento dei controlli, non risulta pertanto l’iscrizione al primo anno fuori corso; ecco allora che il laureato incorre nella revoca della borsa e nell’obbligo di restituzione di un importo equivalente ai servizi di cui ha goduto( alloggio per sei mesi e due pasti al giorno).

È indispensabile un intervento normativo che, per questo anno, introduca correttivi escludendo la revoca della borsa e, per i prossimi anni, corregga in maniera definitiva questa discrasia.

 

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