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E’ una questione di opportunità e di diritti:

manteniamo il secondo appello a settembre.

 

Lo scorso anno, senza valide motivazioni, il Consiglio di Classe propose di eliminare il secondo appello a settembre. Noi, in collaborazione con altre liste, ci siamo opposti riuscendo a portare a casa il risultato voluto. Quest’anno il nostro impegno sarà monitorare la situazione per evitare che una proposta del genere venga portata avanti una seconda volta.

Quando l’Università va stretta:

migliore utilizzo delle aule.

 

Quante volte ci siamo ritrovati a seguire lunghe lezioni stipati in piccole aule scomode e con poco ricircolo d’aria? Quante volte ci siamo accorti che ci sono aule migliori e più ampie che, rimangono inutilizzate la maggior parte del tempo? Proponiamo pertanto, di riorganizzare la distribuzione delle aule al fine di trascorrere i momenti più importanti del nostro percorso formativo in maniera più vivibile.

Meglio organizzati significa più preparati: rimodulazione degli appelli nel calendario didattico.

 

Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione fanno parte dello stesso Dipartimento, eppure l’organizzazione degli appelli è differente. Il nostro auspicio è che entrambi i calendari didattici abbiano la medesima impostazione. Proponiamo che, la sessione d’esame invernale del primo semestre inizi con il primo appello a dicembre, per proseguire con il secondo a gennaio e per finire con il terzo appello a cavallo tra gennaio e febbraio. La sessione estiva inizierebbe con il primo appello a maggio, il secondo nel mese di giugno ed il terzo appello a cavallo tra giugno e luglio. Il settimo e l’ottavo appello rimarrebbero a settembre come da programma. Ovviamente l’inizio e la fine delle lezioni per entrambi i semestri dovranno essere anticipati. La situazione ora come ora, non permette agli studenti , che si ritrovano a preparare più esami contemporaneamente per non rinunciare a saltare un appello, di dedicarsi e concentrarsi proficuamente sullo studio di una singola materia. Sono troppi gli studenti che percepiscono l’università soltanto come esamificio. OfficinaUniversitaria porterà questa proposta affinchè tutti noi possiamo approcciarci alla materia d’esame con serenità e non con l’ansia dell’appello.

Programma di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali

Digitale è più funzionale:

materiale didattico on-line Con più puntualità e tempestività

 

Riteniamo indispensabile che siano potenziati gli strumenti di e-learning e che tutti i soggetti responsabili, docenti in particolare, mettano a disposizione degli studenti materiali didattici e

informazioni costantemente aggiornate. E’ inaccettabile, infatti, che il materiale didattico non sia ancora liberamente fruibile dagli studenti, rendendone spesso molto difficoltoso il reperimento.

Sarebbe opportuno presentare il materiale didattico online prima delle lezioni per dare la possibilità agli studenti di arrivare preparati. In consiglio di Classe porteremo questa proposta, nel caso in cui il professore scelga un metodo che non prevede questa opzione, che almeno faccia in modo che siano reperibili subito dopo la lezione stessa.

 

Il nome del corso non basta:

orientamento sugli esami a scelta

 

Considerata la vastità dei corsi d’insegnamento, proponiamo che l’Università si occupi di fornire un maggiore orientamento agli studenti che si trovano di fronte alla scelta degli esami opzionali. La nostra idea è che l’Università organizzi uno o più incontri in cui i professori delle materie a scelta illustrino i contenuti del proprio corso d’insegnamento. Questo a inizio anno accademico per dare la possibilità agli studenti di compilare il proprio piano di studio con ponderatezza e completezza d’informazione.

Attaccate a ‘sta presa:

più prese elettriche in facoltà.

 

Se uno studente avesse bisogno del computer, ma la sua batteria dà segni di cedimento, dovrebbe avere la possibilità di caricarla. Chiediamo che le strutture universitarie vengano fornite di un maggior numero di prese elettriche. Riteniamo assurdo che gli studenti si trovino spesso impossibilitati ad utilizzare i propri computer per mancanza di prese elettriche, sia nelle aule dove si svolgono le lezioni, che nelle aule studio, soprattutto ora che i computer sono di fatto necessari per lo studio individuale e che le aule informatiche delle Facoltà non contengono posti sufficienti . Gli smartphone e i computer sono strumenti di accesso alla cultura, dobbiamo avere la possibilità di sfruttare a pieno questi veicoli di conoscenza.

Internazionalizzazione: Progetto NMUN

 

Una delle grandi battaglie di Officina Universitaria è quella di far ripartire il progetto NMUN (Nation Model United Nations), con il quale alcuni studenti avrebbero avuto la possibilità di andare a New York per partecipare a una simulazione dei lavori delle Nazioni Unite. Per anni il progetto ha rappresentato un fiore all’occhiello per l’ateneo maceratese e ora rimane congelato: ciò rappresenta un controsenso per un’università che afferma di puntare sull’internazionalizzazione.

Farlo ripartire significa ritornare grandi sull’onda dell’internazionalizzazione e sbarcare nuovamente a New York da vincenti.

Riteniamo inoltre che il corso di laurea di Scienze Politiche dovrebbe offrire tra i suoi obiettivi strategici sia l’internazionalizzazione della ricerca, soprattutto tramite la partecipazione ai programmi europei e la stipula di accordi con le università estere, sia l’internazionalizzazione della didattica, basata principalmente sulla mobilità dei docenti e degli studenti e sulla creazione di programmi integrati di studio che portano al rilascio di titoli doppi, congiunti, multipli o reciprocamente riconosciuti.

 

Laureati. E adesso?orientamento Post Lauream

 

Crediamo fortemente che il Servizio Orientamento Post-Lauream sia fondamentale per i laureati che intendono introdursi nel mondo del lavoro con più consapevolezza. L’idea è di organizzare un incontro in cui siano presenti un professore, un ricercatore, un ragazzo appena laureato e un professionista del settore che illustrino quali sono le opportunità di futuro per chi esce da Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione e quali sono i primi passi da compiere per porre le fondamenta ad un percorso professionale solido. Al Consiglio di Classe proporremo che il dipartimento si prenda carico dell’organizzazione di tale servizio.

Candidati al Consiglio di Dipartimento

Beatrice Bianconi

Federica Cristofanelli

Antonella Di Matteo

Daniele Lanni

Francesco Viscio

Candidati al Consiglio di Classe di Scienze Politiche

Veronica Ragaglia

Francesco Pesaresi

Eugenio Paoletti

Candidati al Consiglio di Classe di Scienze della Comunicazione

Roberta Ciavarella

Gianpiero Spelozzo

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